Sport, Fabbisogno energetico, dieta Zona (prima parte)
- Dott. Gabriele Buracchi
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Quando parliamo di alimentazione e di sport è sempre bene partire dai dati per non essere generici e superficiali. Naturalmente non dobbiamo attenderci dei dati “certi” sul fabbisogno energetico dato che questo dipende da moltissime variabili quali il sesso, l’età, lo sviluppo muscolare, il metabolismo basale, il livello di allenamento. Per quanto possa sembrare strano, tra due teoriche persone assolutamente identiche che svolgano la stessa attività sportiva, quella allenata consuma meno energia di quella non allenata, avendo così un fabbisogno minore.
Questa variabilità esiste, ovviamente, anche nel calcio. Un modo per fare un calcolo più preciso ci dice che durante una partita amichevole, diciamo tra amici, il consumo è di circa 7K.cal/h x Kg. di peso corporeo, mentre una partita a livello competitivo porta ad un consumo di 10 K.cal/h x Kg. di peso corporeo.
Se applichiamo questa formula ad una donna di 55 kg., avremo un fabbisogno variabile, in base a quanto abbiamo detto, tra 385 e 550 K.cal. per ora. Quindi, se consideriamo una partita di 90 minuti, avremo un fabbisogno compreso tra 578 e 825 K.cal.
Altri studi ci danno valori leggermente diversi ma non incompatibili, parlando, sempre per una donna di 55 kg. di un fabbisogno di 600 K.cal. per ora e quindi di 900 a partita. Non ci dobbiamo meravigliare di queste piccole differenze perché, come abbiamo visto, le variabili che determinano il fabbisogno sono molteplici e non sempre tutte controllabili. Sapere queste cose, comunque, ci mette in condizione di poter programmare una corretta alimentazione in Zona, in funzione dell’attività svolta.
Naturalmente nel caso di allenamenti non consistenti in gioco ma in altri tipi di esercizio (corsa, salto, esercizi a terra etc.), i fabbisogni energetici saranno diversi in base al tipo ed all’intensità dell’esercizio stesso.
Nei prossimi articoli vedremo come gestire l’alimentazione e gli errori da evitare, oltre a vedere come possiamo organizzare i nostri pasti in Zona anche con metodi empirici che non obbligano a pesare tutto.
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